OCULARE
Il sito dedicato all'occhio, alle sue malattie ed alla sua cura
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La patologia oncologica oculare rappresenta un capitolo importante dell’oftalmologia ed individua in tre principali affezioni, i tumori più frequenti all’interno dell’occhio nell’adulto: il melanoma uveale, le metastasi endoculari, l’emangioma della coroide; nell’età pediatrica invece il tumore più significativo è il retinoblastoma.
Di tutte queste patologie il melanoma è il più frequente e quello con maggior significatività clinica rappresentando circa 2.5% del totale delle neoplasie umane. L’incidenza annua del melanoma non è conosciuta in Italia. Di riferimento è l’incidenza negli USA che è pari a 1 su 3500000 abitanti. In Italia si stimano circa 350-400 nuovi casi ogni anno.
Il trattamento di tale patologia è cambiato notevolmente negli ultimi 20 anni; si è passati dall’intervento radicale di enucleazione dell’occhio ai trattamenti conservativi effettuati in minima parte per via chirurgica e prevalentemente mediante radioterapia.
La radioterapia utilizzata può essere a contatto (brachiterapia), mediante placche radioattive (ad esempio Rutenio106 beta-emittente, Iodio125 gamma-emittente), ovvero a distanza (teleterapia) mediante acceleratore di protoni. A differenza delle particelle più leggere, i protoni presentano una specificità di rilasciare tutta la loro energia alla fine del percorso.
In campo radioterapico questa caratteristica (picco di Bragg) offre una enorme selettività balistica riuscendo a colpire esattamente la zona tumorale risparmiando le zone sane vicine. Per questo la protonterapia ricopre circa 80-90% dei trattamenti conservativi radioterapici e da qui la sua importanza nella terapia dei melanomi oculari.
In Italia non esistono a tutt’oggi strutture pubbliche o private che possano utilizzare la radioterapia con protoni per il trattamento del melanoma oculare. In Europa invece esistono sia centri di trattamento con protoni (Berlino in Germania, Cattelbridge in Inghilterra, Nizza ed Orsay in Francia, Villigen in Svizzera) sia per ioni, ancora più specifici dei protoni (Damstadt in Germania). Oltreoceano i centri sono circa una ventina per lo più concentrati negli Stati Uniti ed in Giappone.
Presso la Divisione Oculistica dell’Ospedale Celesia-Rivarolo, presidio Nord dell’ASL 3 Genovese, viene svolta un peculiare attività di oncologia oculare per la diagnosi e la cura dei tumori oculari con particolare riferimento ai melanomi della coroide. Tale attività è svolta da dieci anni ed il referente della materia è il Dott. Carlo Mosci che ha sviluppato una particolare esperienza sulla materia avendo frequentato per periodi di aggiornamento prolungati i centri di oncologia oculare e radioterapia europei (Losanna, Parigi, Liverpool, Leiden, Nizza) e degli Stati Uniti (Boston, Filadelfia).
Per il trattamento, come indicato dai protocolli internazionali, viene utilizzato prevalentemente la protonterapia mediante la collaborazione con il Centre Antoine Lacassagne Cyclotron Biomedical di Nizza (Francia). Grazie a questa collaborazione qualsiasi paziente proveniente da tutta Italia affetto da melanoma oculare può essere trattato con protoni in un centro della comunità europea confinante alla Liguria che rappresenta in tal senso la porta di accesso a tale particolare terapia oncologica .
L’iter che il paziente deve svolgere (di solito preceduto da lunghe peregrinazione tra diversi centri oftamologici italiani) avviene in tre tappe fondamentali di cui la prima è quella di accoglienza per la diagnosi dell’affezione. La seconda è quella della preparazione chirurgica alla radioterapia con protoni. Entrambi queste fasi vengono svolte presso la Divisione Oculistica dell’Ospedale Celesia e pertanto all’interno del SSN italiano. La terza fase è quella della radioterapia che viene svolta a Nizza presso il Centre A. Lacassagne ed impegna il paziente per due settimane durante la quali viene ospitato in un centro di accoglienza che permette l’accesso anche ad un accompagnatore.